Casa natale Don Giotto Ulivi

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Casa natale Don Giotto Ulivi

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La casa natale di Don Giotto Ulivi si trova in Via Mazzini, nel cuore di Borgo San Lorenzo, e conserva una lapide commemorativa che celebra uno dei personaggi più straordinari del XIX secolo. Il suo paese natale lo ricorda anche con l’intitolazione di una via e del locale Istituto di Istruzione Superiore, a testimonianza della sua eredità culturale e scientifica. Nato il 5 aprile 1820, Giotto Ulivi fu un sacerdote, apicoltore, studioso e appassionato di cultura classica. Prima parroco a Gricignano alle Salaiole, nel Mugello, trascorse gli ultimi anni della sua vita come pievano di Santo Stefano a Campi Bisenzio, dove risiedette dal 1878 fino alla sua morte, il 9 febbraio 1892, avvenuta durante un'epidemia influenzale. Personalità poliedrica e di grande energia, Ulivi si distinse per i suoi studi rivoluzionari sull’apicoltura, pubblicando opere come: "Compendio teorico pratico di Apicoltura razionale" (1869), che ebbe sei edizioni e fu tradotto in francese; "Le api italiche" e altre pubblicazioni scientifiche che affrontavano temi come la fecondazione delle api regine e la produzione del miele; "L’Apicoltura razionale", un periodico da lui fondato nel 1885 e pubblicato fino al 1891. Ulivi non fu solo un teorico: progettò e promosse l’arnia Giotto, un’innovazione modulare, economica e funzionale che permise anche ai contadini meno abbienti di allevare api senza distruggere gli alveari, contribuendo così alla loro economia domestica. Don Giotto era un uomo di grande carisma e schiettezza. Nel 1848 fu arrestato dal governo granducale lorenese per aver criticato pubblicamente il regime, dimostrando uno spirito patriottico e rivoluzionario. Al suo ritorno a Gricignano, fu accolto come un eroe dai suoi parrocchiani. Dal carattere deciso e spesso polemico, Ulivi partecipò attivamente ai dibattiti scientifici dell’epoca, confrontandosi anche con figure di spicco internazionali. Tuttavia, non sempre fu accolto favorevolmente: nel Primo Congresso degli Apicoltori Italiani (1871), ad esempio, le sue teorie sulla fecondazione delle api regine furono contestate. La morte di Giotto Ulivi ebbe grande risonanza, tanto che fu istituito un Comitato per le onoranze, presieduto dal conte Rucellai e composto da personalità illustri provenienti da tutta Europa, come il prof. Adolfo Targioni Tozzetti di Firenze, il conte Pecori Giraldi di Borgo San Lorenzo e studiosi da Amsterdam, Barcellona e altre città. Nonostante la sua fama, gran parte dei documenti e delle lettere di Ulivi è andata perduta, così come i suoi resti mortali, trasferiti nel vecchio cimitero comunale di Campi Bisenzio. Questo non ha impedito a studiosi come Marco Accorti di ricordare e valorizzare la figura di Ulivi, definito un “uomo di un sol pezzo”, capace di unire rigore scientifico e semplicità umana. Ulivi fondò a Borgo San Lorenzo l’Associazione d’Apicoltura Mugellana, pensata per favorire lo sviluppo economico locale attraverso l’apicoltura. Rimase sempre profondamente legato alla sua terra natale, nonostante le sue attività lo avessero portato altrove. Un vero precursore del suo tempo, Giotto Ulivi ci ricorda che anche le idee più semplici – come un’arnia ben progettata – possono avere un impatto rivoluzionario.


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Podcast

Don Giotto Ulivi – Testo: Serena Pinzani, Voce recitante: Marco Paoli


Raggiungibile attraverso i seguenti percorsi

Percorso 4

Il Mugello nella letteratura

Durata5/6 giorni
Lunghezza128 KM
DifficoltàDifficile

Da Dante a Dino Campana, passando per Carducci, attraverso secoli di grandi letterati