Giogarello

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Giogarello

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Giogarello è un piccolo borgo situato nell’Appennino Tosco-Romagnolo, Immerso tra le colline coperte di boschi di castagni e querce, il borgo si trova in una posizione elevata che offre una vista suggestiva sulle vallate circostanti. Questo luogo, oggi tranquillo e in parte disabitato, conserva le tracce di un passato legato alla vita rurale e agli scambi tra Toscana ed Emilia-Romagna. La sua importanza storica deriva dal fatto che Giogarello era un punto di riferimento per la pastorizia e l’agricoltura, oltre che per i viandanti che attraversavano l’Appennino lungo antichi sentieri. Il toponimo “Giogarello” sembra derivare dalla parola “giogo”, termine usato per indicare un passo montano o un crinale. Questa origine sottolinea la collocazione del borgo su un’altura che fungeva da punto di passaggio e di osservazione tra le vallate sottostanti. L’aggiunta del suffisso “-arello” potrebbe richiamare la piccola dimensione del luogo o indicare una variante affettiva o locale del termine. Un elemento storico di grande rilievo a Giogarello è l’Oratorio di San Matteo, un piccolo gioiello architettonico costruito nel 1727 dalla famiglia Rinaldi e successivamente passato alla famiglia Diani. Questo edificio sacro, semplice e austero, è stato oggetto di restauri nel 1870 e nel 1902, che hanno permesso di conservarlo fino ai giorni nostri. Ogni anno, nel giorno dedicato al patrono della cappella, si celebra una festa che richiama i visitatori e i discendenti delle famiglie legate al borgo. Anticamente, questa occasione era particolarmente sentita, poiché vi convenivano gli abitanti della zona al ritorno dalla Maremma, portando con sé il bestiame per ricevere la tradizionale benedizione. Questo rituale, simbolo di protezione e buon auspicio, consolidava i legami tra le comunità rurali e rafforzava il senso di appartenenza al territorio. La storia di Giogarello si intreccia con quella della vita rurale dell’Appennino. Durante il Medioevo, il borgo era abitato da comunità di contadini e pastori che vivevano principalmente di agricoltura, allevamento e raccolta di prodotti del bosco, come castagne e funghi. Il territorio circostante era anche utilizzato per il pascolo, grazie alla presenza di prati e boschi aperti. La vita quotidiana a Giogarello era scandita dai ritmi della natura e dalla condivisione delle risorse. Gli abitanti collaboravano nella gestione delle carbonaie, nella raccolta delle castagne e nella costruzione dei muri a secco che delimitavano i terreni. Le storie degli anziani narrano di serate trascorse attorno al camino, dove si raccontavano storie e leggende del passato.


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Raggiungibile attraverso i seguenti percorsi

Percorso 4

Il Mugello nella letteratura

Durata5/6 giorni
Lunghezza128 KM
DifficoltàDifficile

Da Dante a Dino Campana, passando per Carducci, attraverso secoli di grandi letterati