Immerso nel suggestivo paesaggio dell’Appennino Tosco-Emiliano, il Cimitero Militare Germanico della Futa è uno dei più grandi e significativi luoghi di sepoltura militare in Italia. Situato a 950 metri di altitudine, lungo il crinale appenninico che separa la Toscana dall’Emilia-Romagna, questo memoriale sorge in un'area ricca di percorsi escursionistici e ciclistici, offrendo un’esperienza che unisce la passione per il trekking e la bicicletta con la riflessione sulla storia della Seconda Guerra Mondiale. Il cimitero, inaugurato nel 1969 e progettato dagli architetti Dieter Oesterlen e Robert Tischler, raccoglie le spoglie di oltre 30.000 soldati tedeschi caduti tra il 1943 e il 1945 nei combattimenti lungo la Linea Gotica, la fortificazione difensiva costruita dai nazisti per rallentare l’avanzata delle forze alleate. L’area della Futa fu teatro di scontri durissimi tra l’esercito tedesco in ritirata e le truppe anglo-americane, supportate dalle formazioni partigiane locali. Il memoriale è costruito su una collina terrazzata, con un’imponente struttura circolare che simboleggia l’eternità e la ciclicità della storia. Al centro si erge una croce di pietra, mentre i gradoni ospitano migliaia di lapidi in ardesia, disposte in modo essenziale e austero, quasi a voler ricordare la tragicità della guerra senza retorica. Grazie alla sua posizione strategica, il Cimitero della Futa rappresenta una tappa ideale per escursionisti e ciclisti che esplorano l’Appennino. Il sito è attraversato dalla Via degli Dei, il celebre percorso di trekking e mountain bike che collega Bologna a Firenze, seguendo un antico tracciato etrusco e romano. I sentieri che portano alla Futa offrono un’immersione nella natura dell’Appennino, con boschi di faggi e querce, panorami sulle valli del Mugello e dell’Emilia, e numerosi punti di interesse storico legati alla Seconda Guerra Mondiale. Il contrasto tra la pace dei boschi e la memoria della guerra rende questo luogo unico nel suo genere: un punto di sosta per il viaggiatore, un momento di silenzio per chi percorre i sentieri dell’Appennino, un monito per le generazioni future. Per chi ama il trekking e il ciclismo, includere questa tappa nel proprio itinerario significa unire la passione per la natura alla consapevolezza storica, in un percorso che va oltre la semplice esplorazione fisica per diventare anche un viaggio nella memoria.
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Storia di Hans soldato tedesco – Testo: Serena Pinzani, Voce recitante: Marco Paoli
Raggiungibile attraverso i seguenti percorsi

Percorso 2
Mugello terra di strade
Futa, Giogo, Colla, Muraglione e i passi che univano i due lati degli Appennini

Percorso 10
Mugello da difendere
Gli itinerari della Linea Gotica tra fortificazioni e battaglie