Chiesa Di Valnera

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Chiesa Di Valnera

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Immersa nella quiete dei boschi dell’Appennino Tosco-Romagnolo, la Chiesa di San Michele Arcangelo a Valnera è un gioiello di spiritualità e storia, situato nel territorio di Palazzuolo sul Senio. La chiesa prende il nome dalla località Valnera, toponimo che potrebbe derivare dal latino “vallis nigra”, in riferimento alle fitte foreste che un tempo avvolgevano l’area, rendendola un luogo di raccoglimento e meditazione. Le origini della chiesa risalgono al Medioevo, quando il culto di San Michele Arcangelo, tradizionalmente legato ai luoghi elevati e alle comunità di confine, si diffuse in tutta la regione appenninica. Costruita in pietra locale, la chiesa ha mantenuto nei secoli il suo fascino austero, subendo rimaneggiamenti soprattutto tra il XVII e il XVIII secolo. Si narra che nel 1849 Giuseppe Garibaldi, in fuga dopo la caduta della Repubblica Romana, sia passato proprio da qui, insieme al fedele capitano Leggero e a don Giovanni Verità. I tre, inseguiti dagli austriaci, avrebbero attraversato il Passo della Cavallara o Galliana, per poi dirigersi verso Valnera, eludendo i doganieri del Granducato. Per secoli, la Chiesa di Valnera ha rappresentato un punto di riferimento per le comunità montane circostanti, fungendo non solo da luogo di culto ma anche da centro di aggregazione. Qui si svolgevano non solo le celebrazioni religiose, ma anche assemblee comunitarie e momenti di aiuto reciproco tra gli abitanti. L’edificio, con la sua semplice facciata in pietra, conserva al suo interno alcuni elementi di pregio: affreschi votivi di epoca barocca, che raffigurano scene legate alla devozione popolare, un altare ligneo intagliato in stile settecentesco e un antico crocefisso ligneo che, secondo la tradizione locale, veniva portato in processione durante le calamità naturali o i periodi di carestia. Un tempo, la chiesa custodiva anche alcune tele di scuola toscana, oggi conservate in altre sedi per motivi di sicurezza. Un racconto locale narra di un evento miracoloso legato a San Michele: durante una tempesta particolarmente violenta, un fulmine colpì il campanile senza causare danni significativi, fatto che la popolazione attribuì alla protezione del santo. La parrocchia attiva fino agli anni '60 per le famiglie della vallata è stata in passato anche scuola rurale per i bambini del posto, rifugio durante la Seconda Guerra Mondiale, quando gli abitanti vi trovarono riparo dai bombardamenti, casa contadina fino agli anni ‘50, ospitando generazioni di agricoltori e allevatori. Dagli anni ‘70, la struttura ha iniziato una nuova vita come luogo di ospitalità e ristoro, mantenendo il suo spirito accogliente per viandanti ed escursionisti. Oggi è una meta amata da trekker e ciclisti, che possono raggiungerla percorrendo la vecchia strada Faentina, un affascinante sentiero ricco di tabernacoli ed ex voto, oppure risalendo la mulattiera di Valnera, attraversando il pittoresco Ponte di Buscone, oggi chiuso al traffico veicolare.


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Raggiungibile attraverso i seguenti percorsi

Percorso 8

Il sentiero del Risorgimento

Durata5/6 giorni
Lunghezza128 KM
DifficoltàDifficile

Rocambolesche avventure, fughe e aneddoti ai tempi dell’unità d’Italia che si intreccia con i percorsi del Gran Tour