Mugello Circuit

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Mugello Circuit

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Immerso tra le incantevoli colline toscane, il Mugello Circuit è una delle piste più affascinanti e tecniche del motorsport internazionale. Situato nei pressi di Scarperia, questo tracciato non è solo un luogo di competizioni leggendarie, ma anche un tributo alla storia e alla cultura della regione. Le origini del Mugello affondano nei primi anni del Novecento, quando le corse automobilistiche si svolgevano lungo le strade pubbliche del Mugello. Questo storico tracciato stradale, attivo dal 1914 al 1970, era noto per la sua difficoltà e le sfide che proponeva ai piloti. Attraverso gli anni, ha visto protagonisti campioni come Enzo Ferrari, Nuvolari e Maserati, ma anche vetture iconiche come l'Alfa Romeo Giulia TZ e la Ferrari Dino. Tuttavia, le crescenti preoccupazioni per la sicurezza portarono alla chiusura della competizione su strada e alla costruzione dell'attuale circuito, inaugurato nel 1974 grazie all'intervento della Ferrari. Da allora, il Mugello ha ospitato gare di livello mondiale, consolidandosi come una delle mete più prestigiose del motorsport. Con una lunghezza di 5,245 km e 15 curve, il Mugello è un tracciato impegnativo che alterna lunghi rettilinei, dove si superano i 350 km/h, a curve tecniche come le celebri Arrabbiata 1 e Arrabbiata 2. La pista si integra armoniosamente nel paesaggio toscano, offrendo un panorama mozzafiato che rende ogni gara un evento indimenticabile. Tra le competizioni più importanti ospitate dal Mugello, spicca il Gran Premio d'Italia di MotoGP, che richiama ogni anno migliaia di appassionati. Nel 2020, il circuito ha accolto anche la Formula 1 con il Gran Premio della Toscana, un evento speciale per celebrare il 1000° GP della Ferrari. Uno degli aspetti più affascinanti del Mugello è la denominazione delle sue curve, che rendono omaggio a luoghi e figure storiche del territorio. La curva San Donato prende il nome da una frazione vicina, mentre Luco si riferisce all'antico borgo di Luco di Mugello. Poggio Secco richiama un'altura nei pressi della pista, mentre Materassi è dedicata al pilota toscano Emilio Materassi, celebre negli anni '20 per le sue imprese su vetture Itala e Bugatti. Purtroppo, Materassi è ricordato anche per uno degli incidenti più tragici della storia dell'automobilismo, avvenuto nel 1928 a Monza, che costò la vita a lui e a ventidue spettatori. Altre curve portano i nomi di località vicine come Borgo San Lorenzo, Casanova e Savelli, oppure di figure leggendarie come Clemente Biondetti, vincitore di quattro Mille Miglia. Infine, la curva Bucine, l'ultima prima del rettilineo principale, prende il nome da un piccolo centro abitato toscano. Non mancano le leggende che avvolgono il Mugello. Tra le più curiose, spicca la maledizione di Baccaleo. Secondo la tradizione, un frate vissuto nell'Ottocento aveva chiesto di essere sepolto nel proprio podere, lontano dal paese. Il destino ha voluto che proprio su quei terreni venisse costruito il circuito, disturbando il suo eterno riposo. Si dice che, per vendetta, ogni anno durante il Gran Premio il suo spirito scateni piogge improvvise sul tracciato, complicando le condizioni di gara per i piloti. Il Mugello Circuit non è solo un tracciato da corsa, ma un luogo carico di storia, passione e fascino. Tra curve leggendarie, panorami mozzafiato e racconti suggestivi, continua a essere un punto di riferimento per il motorsport mondiale, regalando emozioni uniche a piloti e appassionati.


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Raggiungibile attraverso i seguenti percorsi

Percorso +2

Mugello Cicloturismo

Durata1 giorno
Lunghezza73 KM
DifficoltàGravel-Style

Percorso in stile gravel/cicloturismo

Percorso +3

Gravel bassa valle

Durata1 giorno
Lunghezza59 KM
DifficoltàGravel-Style

Percorso pensato per gli amanti della Gravel