Parco Antonio Berti

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Parco Antonio Berti

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Nel cuore di San Piero a Sieve, incastonato tra la storia e la natura rigogliosa del Mugello, si trova il Parco Antonio Berti, un luogo che unisce il verde del paesaggio alla memoria di un grande artista. Questo spazio pubblico, amato dai cittadini e dai visitatori, è intitolato ad Antonio Berti, scultore di fama internazionale nato proprio a San Piero nel 1904. Il parco sorge a pochi passi dal centro storico e rappresenta un importante punto di riferimento per la comunità. Qui si incontrano famiglie, giovani e appassionati d’arte, si organizzano eventi culturali, concerti e mercatini che animano la vita locale, mentre gli ampi spazi verdi offrono un rifugio ideale per passeggiate e momenti di relax. Ma c’è qualcosa che lo rende ancora più speciale: ogni due anni, il parco si trasforma in un vero laboratorio artistico a cielo aperto, ospitando il Simposio Internazionale di Scultura Antonio Berti, un evento che richiama artisti da tutto il mondo per creare opere direttamente sul posto. Alcune di queste sculture rimangono esposte nel parco e nel resto del paese, trasformando San Piero a Sieve in un piccolo museo en plein air, dove il dialogo tra natura e arte è sempre vivo. La storia del parco si intreccia profondamente con quella di Antonio Berti, artista che ha lasciato un segno indelebile nella scultura del Novecento. Nato a San Piero a Sieve, dimostrò fin da giovanissimo un talento straordinario che lo portò, a soli diciassette anni, a lavorare come disegnatore presso la storica fabbrica di ceramica Richard Ginori a Firenze. Il destino volle che lo scrittore Ugo Ojetti, osservando alcune sue creazioni in creta, ne intuì il potenziale e lo incoraggiò a proseguire gli studi artistici. Fu così che Berti si iscrisse all’Istituto d’Arte di Santa Croce, dove ebbe come maestro il celebre Libero Andreotti, che lo introdusse definitivamente alla scultura. Nel 1930, Berti debuttò ufficialmente alla Biennale di Venezia, segnando l’inizio di una carriera che lo portò a essere uno dei ritrattisti più richiesti a livello internazionale. Lavorò per sovrani, regnanti, alti prelati e figure di spicco dell’epoca, riuscendo a coniugare la classicità figurativa con una profonda sensibilità contemporanea. Il suo nome è legato a opere di grande rilievo, come il busto di Ugo Foscolo nella Basilica di Santa Croce a Firenze e monumenti dedicati a figure storiche come Vittorio Emanuele II, Alcide De Gasperi, Papa Pio XII, Guglielmo Marconi e la Regina Elena. Negli anni ’80 realizzò anche numerose medaglie commemorative per la mostra delle opere d’arte recuperate dopo la Seconda Guerra Mondiale, un progetto voluto da Rodolfo Siviero. Antonio Berti si spense il 1° dicembre 1990, lasciando un’eredità artistica di inestimabile valore. La sua ricerca, sempre incentrata sulla figura umana e sul rapporto tra uomo e natura, ha trovato nel Parco Antonio Berti un luogo in cui continuare a vivere e ispirare nuove generazioni. Oggi, passeggiando tra gli alberi e le sculture, si percepisce ancora il legame profondo tra questo luogo e l’anima dell’artista. Il parco non è solo uno spazio di incontro e socialità, ma un simbolo di come l’arte possa fondersi con il territorio, trasformando un semplice angolo di verde in un crocevia di creatività, storia e bellezza.


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Raggiungibile attraverso i seguenti percorsi

Percorso 7

Il Mugello dei grandi pittori

Durata2/3 giorni
Lunghezza61 KM
DifficoltàMedia

Giotto, Beato Angelico, Andrea del Castagno, Annigoni e i paesaggi che li hanno ispirati