Chiesa di San Martino a Vespignano

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Chiesa di San Martino a Vespignano

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La Chiesa di San Martino a Vespignano, situata sulla sommità del colle omonimo, è un luogo che affonda le sue radici nel Medioevo. Dedicata a San Martino di Tours, la chiesa è stata un tempo suffraganea della pieve di Borgo San Lorenzo e risale almeno al XIII secolo, sebbene alcune tracce di storia suggeriscano una fondazione anteriore. La tradizione vuole che Giotto, uno dei più grandi maestri della pittura rinascimentale, sia nato nelle vicinanze, proprio nella casa prospiciente la chiesa o nelle sue immediate vicinanze, e che suo figlio Francesco fu priore della chiesa nel 1329. Sebbene l’identificazione del luogo esatto della sua nascita sia oggetto di dibattito, il legame con la chiesa di San Martino è indiscusso. La chiesa si presenta con una facciata semplice a capanna, con un unico portale e un piccolo oculo. Il campanile, robusto e massiccio, è stato ricostruito dopo il terremoto del 1919, mentre l'interno si distingue per una navata unica e un coro rettangolare coperto da una volta a crociera costolonata. La decorazione interna rivela una stratificazione di epoche, con tracce di pitture antiche, forse del XV secolo, e opere più recenti come l’altare maggiore, progettato nel 1929 da Dino Chini, in stile neomedievale. Accanto a un tabernacolo eucaristico in pietra del XV secolo, spicca una nicchia con cornice datata 1277, che testimonia l’evoluzione artistica del luogo. Inoltre, tra gli elementi più rilevanti della chiesa, vi sono dipinti e opere d’arte di grande valore. La Madonna del Latte di Paolo Schiavo, pittore attivo nel XV secolo, è uno degli esempi più significativi. Schiavo, che fu allievo di Masolino da Panicale, riuscì a coniugare eleganza tardogotica e realismo masaccesco, come si nota anche in questa raffigurazione della Madonna. Sulla parete sinistra della navata, accanto all’affresco della Madonna dell’Umiltà, si trova un affresco che aggiunge profondità alla storia sacra della chiesa. Nel cuore dell’aula, si trova una statua in bronzo di San Giovanni Battista, opera di Antonio Berti del 1954, un simbolo dell’evoluzione artistica contemporanea della chiesa. Un altro dettaglio interessante è il pulpito in legno situato sulla sinistra e le monofore vetrate che si aprono sulla parete opposta, resti di una costruzione medievale. La chiesa ospita anche un organo settecentesco recentemente restaurato, accanto a un fonte battesimale in granito, che secondo la tradizione sarebbe stato ricavato da una pietra sacrificale antica.


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Raggiungibile attraverso i seguenti percorsi

Percorso 5

Mugello Cristiano

Durata8/10 giorni
Lunghezza212 KM
DifficoltàDifficile

Dall’arrivo del cristianesimo in Mugello ai tanti eremi, chiesette e abbazie contenenti grandi tesori e che hanno segnato la fede dei Mugellani e non solo