Chiesa di San Lorenzo
FotoLa Chiesa di San Lorenzo, situata nel centro storico di Marradi e affacciata sul Piazzale Celestino Bianchi, è un prezioso esempio di architettura sacra che conserva un profondo legame con la storia e la spiritualità del territorio. Dedicata a San Lorenzo, martire cristiano, la chiesa rappresenta uno dei luoghi più significativi del borgo, sia per la sua rilevanza storica che per il ruolo centrale nella vita della comunità locale. Le origini della Chiesa di San Lorenzo si intrecciano con la storia antica di Marradi, un territorio frequentato fin dall’epoca romana per la sua posizione strategica lungo le vie di comunicazione tra Romagna e Toscana. Il nome "San Lorenzo" potrebbe richiamare la tradizione delle prime comunità cristiane, legando il luogo di culto alla vicinanza con la Via Faentina, strada di origine romana. Questa collocazione è tipica degli edifici religiosi più antichi, posti in prossimità delle principali arterie di transito. La chiesa primitiva, probabilmente di epoca altomedievale, subì numerose modifiche nel corso dei secoli. Documenti storici collocano la sua fondazione antecedente al Mille, ma il primo edificio subì danni significativi con il terremoto del 1661, che ne compromise la staticità. Successivamente, un importante intervento di ricostruzione fu avviato nel XVIII secolo, con il sostegno del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo, che visitò Marradi nel 1777 e destinò 4000 scudi alla ricostruzione. I lavori, conclusi nel 1785, donarono alla chiesa l’aspetto neoclassico che oggi conosciamo. Ulteriori danni furono inflitti dal terremoto del 1919, che causò il crollo dell’area absidale e gravi lesioni al campanile. Dopo un lungo restauro, la chiesa fu riaperta al culto nel 1921. L’edificio è stato oggetto di interventi conservativi anche negli anni Sessanta del Novecento. L’edificio attuale, coperto da un tetto a due spioventi, si presenta con una facciata lineare dominata da un timpano, un rosone circolare e lesene piatte. L’interno, caratterizzato da uno stile neoclassico settecentesco, è arioso e solenne, con una navata unica coperta da volte sostenute da imponenti colonne cilindriche con capitelli ionici. L’altare maggiore, ornato da un trittico del XV-XVI secolo attribuito a un anonimo artista della scuola faentina di Biagio d’Antonio. La tavola centrale rappresenta la Vergine col Bambino in trono, affiancata da San Lorenzo, riconoscibile dalla veste rossa e dalla graticola, e da San Giovanni Evangelista. La chiesa custodisce un ricco patrimonio pittorico che testimonia l’importanza del borgo come centro di cultura e spiritualità. Tra le opere di maggior rilievo figurano i dipinti del Maestro di Marradi, artista attivo tra XV e XVI secolo, probabilmente formatosi accanto al Ghirlandaio. La Pala di Santa Reparata (1498), collocata nella parete absidale, raffigura la Vergine in trono circondata da santi, tra cui Santa Reparata, San Benedetto, San Giovanni Gualberto e San Bernardo degli Uberti; La Madonna della Misericordia, sempre nell’abside, rappresenta la Vergine che accoglie sotto il suo manto una moltitudine di fedeli, in un gesto di protezione; Il San Giovanni Gualberto in trono fra due angeli, conservato in sacrestia, è un’opera simbolica che celebra il fondatore dell’ordine vallombrosano. Molte di queste opere provengono dalla vicina Abbazia di Santa Reparata in Salto, testimoniando un legame profondo tra la chiesa e i luoghi vallombrosani del territorio. La Chiesa di San Lorenzo non è solo un centro religioso, ma anche un simbolo dell’identità di Marradi. Qui furono battezzati illustri cittadini come Celestino Bianchi, giornalista e politico, e Dino Campana, uno dei maggiori poeti del Novecento. Una lapide sulla facciata ricorda il soggiorno del Granduca Pietro Leopoldo nel 1777, evento che portò importanti innovazioni pubbliche. La tradizione popolare conserva inoltre ricordi di eventi storici, come l’epica battaglia delle Scalelle (1358), che vide i Marradesi trionfare contro i mercenari tedeschi al soldo del Conte Corrado Lando. La leggenda racconta che il borgo, rafforzato dalla protezione spirituale di San Lorenzo, si oppose con successo alle angherie subite, unendo fede e coraggio in un momento cruciale della sua storia.
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Raggiungibile attraverso i seguenti percorsi

Percorso 5
Mugello Cristiano
Dall’arrivo del cristianesimo in Mugello ai tanti eremi, chiesette e abbazie contenenti grandi tesori e che hanno segnato la fede dei Mugellani e non solo