Eremo dei Toschi

Punto di Interesse

Eremo dei Toschi

Foto

Nel cuore dell’Appennino Tosco-Romagnolo, nel Comune di San Godenzo, si trova l’Eremo dei Toschi, un luogo carico di fascino e spiritualità. Immerso nei boschi secolari della valle dell’Acquacheta, questo piccolo eremo è un gioiello nascosto che racconta storie di fede, solitudine e legame con la natura. L’Eremo dei Toschi si trova a circa 800 metri sul livello del mare, in una posizione appartata e suggestiva, a pochi chilometri dalla celebre cascata dell’Acquacheta, immortalata da Dante Alighieri nella Divina Commedia (Inferno, Canto XVI). Il sito è raggiungibile percorrendo antichi sentieri che attraversano boschi di faggi e castagni, regalando ai visitatori un’esperienza unica di immersione nella natura. L’edificio, semplice e austero, è costruito in pietra locale e si mimetizza perfettamente con il paesaggio circostante. La struttura originaria comprende una piccola cappella e alcuni ambienti adibiti a rifugio per i religiosi o per i pellegrini in cerca di pace e meditazione. Il nome "Toschi" sembra derivare dal termine "tosco", anticamente utilizzato per indicare gli abitanti della Toscana. Secondo alcune ipotesi, il nome potrebbe anche riferirsi a un gruppo di eremiti provenienti dalla regione toscana che si insediarono in questo luogo per dedicarsi a una vita di preghiera e isolamento. Un’altra interpretazione suggerisce che il nome derivi da una famiglia locale, i Toschi, che potrebbero aver contribuito alla fondazione o al mantenimento dell’eremo. Le origini dell’Eremo dei Toschi sono incerte, ma si ipotizza che risalgano al Medioevo, un’epoca in cui il territorio dell’Appennino era costellato di luoghi di ritiro spirituale. Questo eremo, come molti altri della zona, nacque probabilmente come rifugio per monaci o eremiti che cercavano un luogo lontano dal mondo dove dedicarsi alla preghiera e alla contemplazione. Durante il Rinascimento, l’Eremo dei Toschi divenne un punto di riferimento per pellegrini e viandanti che attraversavano i passi dell’Appennino, diretto verso importanti mete religiose come Camaldoli o La Verna. Anche se il piccolo eremo non ebbe mai l’importanza di monasteri più grandi, rappresentò per secoli un luogo di raccoglimento e spiritualità per la comunità locale. Una leggenda locale narra che l’eremo fu abitato, in un periodo non ben definito, da un eremita conosciuto come Fra’ Giuliano, che si diceva avesse il dono di curare malattie grazie alla preghiera e all’uso di erbe medicinali raccolte nei boschi circostanti. La sua fama si diffuse ben oltre la valle dell’Acquacheta, attirando fedeli e malati anche dalle zone più lontane. Nonostante le sue dimensioni ridotte, l’Eremo dei Toschi ha rappresentato un importante punto di riferimento spirituale e sociale per la comunità locale. I contadini e i pastori della zona lo consideravano un luogo sacro, dove recarsi per chiedere protezione divina o per partecipare a celebrazioni religiose speciali. Oggi, pur trovandosi all’interno di una azienda agricola, l’eremo continua a essere una meta amata da escursionisti e pellegrini. Il suo valore storico e culturale è legato non solo alla sua architettura e alla sua funzione religiosa, ma anche alla sua posizione strategica lungo i percorsi che conducono alla cascata dell’Acquacheta, uno dei luoghi naturalistici più celebri del Mugello. L’Eremo dei Toschi si trova a breve distanza dalla famosa cascata dell’Acquacheta, descritta da Dante come un luogo di "alto romore" per il fragore delle sue acque.


Foto


Raggiungibile attraverso i seguenti percorsi

Percorso 5

Mugello Cristiano

Durata8/10 giorni
Lunghezza212 KM
DifficoltàDifficile

Dall’arrivo del cristianesimo in Mugello ai tanti eremi, chiesette e abbazie contenenti grandi tesori e che hanno segnato la fede dei Mugellani e non solo