Pieve di San Babila

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Pieve di San Babila

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Immersa nella suggestiva campagna toscana, tra i rilievi del Mugello e la Valle del Sieve, la Pieve di San Babila a San Bavello è uno straordinario esempio di architettura sacra medievale. Situata in una posizione panoramica che domina il borgo omonimo, la chiesa è uno dei luoghi di culto più antichi e importanti della zona, profondamente legata alla storia e alla spiritualità del territorio. Il nome della pieve e del borgo trae origine da San Babila, vescovo di Antiochia nel III secolo, noto per la sua fermezza nella fede cristiana e per il martirio subito durante le persecuzioni romane. La devozione al santo si diffuse in Toscana probabilmente durante l’alto Medioevo, grazie all’opera di evangelizzazione dei monaci. Il toponimo “San Bavello” potrebbe rappresentare una variante popolare del nome originario, adattato nel corso dei secoli dalla parlata locale. La pieve, risalente al XII secolo, è un tipico esempio di architettura romanica toscana. La facciata, semplice e austera, è caratterizzata da blocchi di pietra arenaria locale, che conferiscono all’edificio un aspetto solido e senza tempo. Un portale decorato con motivi geometrici e floreali richiama la simbologia medievale legata alla vita eterna e alla rinascita spirituale. L'interno, a navata unica con un’abside semicircolare, colpisce per la sua sobrietà e armonia. L’illuminazione naturale proviene da finestre strombate che creano un’atmosfera mistica, mentre il tetto a capriate in legno richiama l’architettura tipica delle pievi rurali dell’epoca. Uno degli elementi più preziosi è il battistero in marmo, probabilmente del XIII secolo, decorato con rilievi raffiguranti scene bibliche. Sull'altare maggiore, una tavola del XIV secolo raffigura San Babila in trono, circondato da angeli e santi, opera attribuita alla scuola del Giotto. Nel campanile, una torre massiccia a pianta quadrata, si conserva una campana medievale, ancora utilizzata per scandire le celebrazioni e i momenti principali della vita del borgo. La Pieve di San Babila ha rappresentato per secoli il cuore spirituale e sociale di San Bavello. Durante il Medioevo, la pieve non era solo un luogo di culto, ma anche il centro amministrativo della zona, punto di riferimento per la raccolta di decime e per l’organizzazione delle attività comunitarie. Le celebrazioni dedicate a San Babila, che si tengono ogni anno a metà gennaio, continuano a essere un momento di aggregazione e di festa per la comunità locale. In passato, la festa era accompagnata da un mercato contadino, che attirava abitanti e mercanti dai villaggi vicini, consolidando il ruolo centrale della pieve nel tessuto sociale del Mugello. La Pieve di San Babila è uno scrigno di storia e spiritualità, che testimonia la continuità della fede e della tradizione nel Mugello. Durante il Rinascimento, la pieve beneficiò dell’attenzione di alcune famiglie nobili locali, che contribuirono al suo abbellimento con donazioni e opere d’arte. Nel XVIII secolo, fu parzialmente restaurata per adattarla alle esigenze liturgiche dell’epoca, pur mantenendo intatte le sue caratteristiche originarie. Dopo un periodo di abbandono nel corso del XIX secolo, la Pieve di San Babila è stata oggetto di un importante restauro nel Novecento, che ha riportato alla luce le sue forme romaniche e i dettagli artistici nascosti sotto intonaci e interventi successivi.


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Raggiungibile attraverso i seguenti percorsi

Percorso 5

Mugello Cristiano

Durata8/10 giorni
Lunghezza212 KM
DifficoltàDifficile

Dall’arrivo del cristianesimo in Mugello ai tanti eremi, chiesette e abbazie contenenti grandi tesori e che hanno segnato la fede dei Mugellani e non solo