Casa di Benvenuto Cellini

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Casa di Benvenuto Cellini

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Nel cuore del Mugello, si trova la Casa Natale di Benvenuto Cellini, una dimora ricca di storia e fascino. Situata all’interno della cerchia muraria medievale di Vicchio, eretta dai fiorentini nel 1324, la casa rappresenta un punto di riferimento per chi vuole riscoprire le origini di uno degli artisti più straordinari del Rinascimento. Benvenuto Cellini (1500-1571), scultore, orafo e scrittore, è noto per opere iconiche come il Perseo con la testa di Medusa, che troneggia nella Loggia dei Lanzi a Firenze, e la raffinata Saliera di Francesco I, simbolo dell’eccellenza orafa rinascimentale. La sua autobiografia, la "Vita", offre un ritratto vivace e sincero del suo carattere avventuroso e della sua vita intensa, includendo episodi legati al suo rapporto con il Mugello e con Vicchio in particolare. Cellini cita nella sua "Vita" l’acquisto di una casa e di un podere a Vicchio, sottolineando il suo legame con questo borgo immerso nella bellezza del paesaggio mugellano. Tuttavia, il suo soggiorno non fu privo di avventure. Durante una cena offerta da Pier Maria d'Anterigoli, detto “Sbietta”, Cellini fu vittima di un tentativo di avvelenamento. Il cibo offertogli provocò un’intossicazione così grave che l’artista dovette curarsi per un anno intero. Questo episodio, raccontato con il suo stile vivido e drammatico, aggiunge un tocco intrigante al suo legame con Vicchio, un luogo che, nonostante le difficoltà, rimase nel suo cuore. La casa, oggi completamente restaurata, conserva le tracce del passato e offre uno spazio di riflessione sull’eredità di Cellini. Gli ambienti ospitano attualmente mostre di oggetti artistici e artigianali, in linea con la vocazione creativa dell’artista. È in progetto la creazione di un corso di formazione professionale dedicato all’arte orafa e alla lavorazione dei metalli preziosi, un tributo alla maestria che ha reso Cellini famoso in tutto il mondo. Benvenuto Cellini non fu soltanto un maestro d’arte, ma anche un uomo dal carattere indomito, capace di conquistare le corti più prestigiose d’Europa con il suo talento. Oltre alla sua abilità come orafo e scultore, Cellini fu un abile narratore, capace di trasformare la sua vita in un’avventura epica grazie alla sua autobiografia, che è oggi uno dei testi più letti e studiati del Rinascimento. Nelle sue pagine dedicate a Vicchio, l’artista descrive i luoghi, i personaggi e la quotidianità del tempo con un’intensità che restituisce il fascino del Mugello cinquecentesco. Tra il 1559 e il 1571, Cellini soggiornò spesso in questi luoghi, trovando ispirazione nella natura e nel contatto con la gente del posto. La presenza di Cellini a Vicchio si intreccia con quella di altri grandi artisti mugellani come Giotto e Beato Angelico, creando un filo conduttore che lega il territorio alle più alte espressioni dell’arte. Vicchio e il Mugello non sono solo la culla di talenti straordinari, ma anche luoghi che celebrano l’arte e la cultura come parte integrante della loro identità storica.


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Raggiungibile attraverso i seguenti percorsi

Percorso 4

Il Mugello nella letteratura

Durata5/6 giorni
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Da Dante a Dino Campana, passando per Carducci, attraverso secoli di grandi letterati

Percorso 7

Il Mugello dei grandi pittori

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DifficoltàMedia

Giotto, Beato Angelico, Andrea del Castagno, Annigoni e i paesaggi che li hanno ispirati