Mugello Cicloturismo

Percorso in stile gravel/cicloturismo

Percorso in stile gravel/cicloturismo, non presenta difficoltà tecniche e unisce in un insieme di sterrati dolci e stradelle secondarie paesi, monumenti, punti di interesse religiosi e panorami in un continuo saliscendi fra le colline del Mugello. Il percorso è affrontabile con mountain bike, ebike, gravel, monstercross e trekking bike (con buone gomme da sterrato). Si parte da Borgo San Lorenzo, dal negozio Bike Store Mugello, dove è possibile anche noleggiare la bici più adatta al proprio stile per dirigersi sulla Pista Ecoturistica della Sieve in direzione San Piero a Sieve fra campi coltivati e lungo il fiume Sieve. Un breve tratto di asfalto vi conduce a San Piero a Sieve dove ammirare la Pieve di Santo Pietro e le viuzze del centro storico.  Da San Piero a Sieve, lungo la Via degli Dei, si raggiunge, con un mix di asfalto secondario e sterrato leggero, Sant’Agata: questa parte del percorso ha un fascino incredibile, panorami mozzafiato degni del Chianti, una vista sulla Pieve di Santa Maria a Fagna e Scarperia con il palazzo dei Vicari che svetta fra le case. A Sant’Agata troverete una fonte d’acqua prima di rituffarvi nello sterrato tra le colline che fiancheggiano la vecchia tabaccaia e i campi da golf Poggio dei Medici. Un brevissimo tratto di asfalto vi porta poi a salire verso la Pieve di Santa Maria a Fagna da cui ammirare, oltre la chiesa, anche il panorama a 360 gradi nei pressi della croce. Si entra poi in uno dei borghi più caratteristici della zona: Scarperia.  Passerai proprio nelle strade del centro e accanto al Palazzo dei Vicari per poi abbandonare il paese sulla ciclabile dentro la pineta. Appena usciti dalla pineta (presente altro punto acqua) . Un veloce tratto in discesa su asfalto ci porta all’autodromo internazionale del Mugello che si lascia ammirare quasi nella sua interezza. Si fiancheggia tutto il lato ovest dell’autodromo per entrare poi lanciarsi accanto alla curva dell’arrabbiata verso l’entrata del circuito (con il famoso casco).  Si prosegue su asfalto verso Luco di Mugello e poi Grezzano per poi scendere nuovamente su sterrato e poi asfalto fino alla Villa Frescobaldi a Corte. Una discesa di asfalto secondario (e un po’ ripida) con successivo strappetto vi porta sulla collina di fronte dove si erge la chiesa di San Giovanni Maggiore (con il suo caratteristico campanile). Ci si addentra poi fra le colline passando per Corniolo (da cui si può ammirare la Villa di Monsignor della Casa, padre del Galateo), Montefloscoli e Mucciano (si può approfittare per un bagno nel fiume). Il percorso risale poi sulla panoramica (unica salita lunga) che vi porta fino a Gattaia in un saliscendi molto divertente e da cui godere di una splendida vista su tutta la valle. E come si dice in zona, da Gattaia è tutta discesa fino Vicchio. Si percorre anche un tratto del Sentiero dei Pittori (con una trekking bike, ci sono una decina di metri con qualche radice di troppo che vi consigliamo di fare a piedi). Si attraversa il paese natale di Giotto, Vicchio, per poi rientrare a Borgo San Lorenzo dalla Pista Ecoturistica di Sieve.

La Via degli Dei

La Via degli Dei è un affascinante percorso escursionistico di circa 130 km che collega Bologna a Firenze, attraversando l'Appennino Tosco-Emiliano. Il suo nome deriva dalle vette che attraversa, ognuna con riferimenti mitologici: Monte Adone, Monte Venere, Monte Giove (Monzuno) e Monte Luario, quest'ultimo associato a Lua, dea romana dell'espiazione. Anticamente utilizzata da Etruschi e Romani come via di comunicazione tra le due città, la Via degli Dei offre oggi un'esperienza unica, combinando bellezze naturali e ricchezze storiche.


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MTB/EBIKE

Durata

1 giorno

Lunghezza

73 Km

Difficoltà

Gravel-Style

Dislivello

1599 Mt

B.b&b La Casa di Cosimo
Bacco del Monte di Elena Bartalucci
Il Poggio alle ville di Raffaele Edlmann
Monsignor della Casa Country Resort & Spa
Società agricola Il Ponte di Trotta Rocco e Lompi Stefania s.s.
AFFITTACAMERE AL MULINO
AFFITTACAMERE VIA DEGLI DEI
AGRITURISMO POGGIO BARTOLI
ALLA CORTE DI CARLA
AREA DI SOSTA VECCHIO PONTE
B&B AURA
B&B CIRCUIT
B&B IL BAGARELLO
B&B IL PITTORE
B&B IL PODERE DELLA PIAZZA
B&B LA CASA DI COSIMO
B&B LE DUE VOLPI
CAMPING VILLAGE MUGELLO VERDE
CASA TORTA
CASALE SAN GIORGIO
CASTELLO DEL MONSIGNORE
FATTORIA LA TOPAIA
HOTEL EBE
HOTEL LA ROSA
HOTEL MARRANI
I SUONI DEL BOSCO
IL BORGO DI ELISA
IL GALLO BIRICHINO
IL PODERE DI TULLIO
IL POGGIO ALLE VILLE
IL VILLINO
LA COLOMBAIA
LA CORTE DI RONZANO
LA FATTORIA DEL FARNETO
LA FELICINA
LOCANDA DEGLI ARTISTI
MONSIGNOR DELLA CASA COUNTRY RESORT &SPA
MUGELLO HOSTEL
MUGELLO VACANZE
MY HOME
PODERE UGOLINI
POGGIO SAVELLI
RESIDENCES E APPARTAMENTI- VILLA TORRICELLI IL GIARDINETTO
RESIDENZA DI CAMPAGNA MONTELLERI
SHORT TERM RENTAL IN BORGO SAN LORENZO
SHORT TERM RENTAL IN SCARPERIA E SAN PIERO
SHORT TERM RENTAL IN VICCHIO
TRE FIUMI
VILLA AURORA
VILLA CERRETO
VILLA DI PILARCIANO
VILLA LA COMMENDA CONCORDIA

Il Poggio alle ville di Raffaele Edlmann

Azienda Agricola Poggio dei Roti

Bacco del Monte di Elena Bartalucci

Il Poggio alle ville di Raffaele Edlmann

Società agricola Bacciotti s.s. di Sandra e Roberto Mongili

Società agricola Il Ponte di Trotta Rocco e Lompi Stefania s.s.

Bacco del Monte di Elena Bartalucci

Il Poggio alle ville di Raffaele Edlmann

Il percorso attraversa i seguenti sentieri-cammini

Sentieri CAI
nr. 28

Cammini
Pista Ecoturististica Sieve SOFT 7 - Via Degli Dei SOFT 17

Rifugio Alpino
Sito Archeologico
Ponte
Castello
Cimitero
Chiesa
Paese (Grande)
Paese (Piccolo)
Convento
Eremo
Incrocio
Luogo Storico
Meditazione
Memoriale
Museo
Ospedale
Picco
Parco Giochi
Residenza
Rudere
Sentiero
Sport
Sorgente
Punto Panoramico
Cascata
Croce
Azienda

Descrizione Percorso

Il percorso parte da Borgo San Lorenzo (188 m), da via beato Angelico. Da qui è possibile visitare il centro storico, con quel che ne rimane delle sue mura trecentesche e la Pieve di San Lorenzo. La Pieve rappresenta un significativo punto di riferimento storico e artistico per la comunità del Mugello. Le prime testimonianze documentate risalgono al 934, ma l'attuale edificio deriva da una ricostruzione tra il XII e il XIII secolo, che gli ha conferito l’attuale stile romanico con una facciata sobria e un’ampia abside semicircolare. Nel corso dei secoli, sono stati effettuati diversi interventi di restauro e ampliamento, senza intaccarne il valore spirituale e culturale.

Un elemento distintivo della pieve è il campanile in cotto, dalla peculiare pianta esagonale irregolare, situato sopra l’abside. Alto cinque piani, presenta monofore e bifore per la diffusione del suono delle sei campane, fuse nel 1826 dal pratese Santi Gualandi. L’interno è suddiviso in tre navate sostenute da colonne e pilastri quadrangolari, mentre la navata centrale culmina in una maestosa abside decorata con eleganti capitelli scolpiti. La chiesa custodisce numerose opere d’arte, tra cui un frammento pittorico di Giotto raffigurante la Madonna col Bambino, proveniente dall’oratorio di Sant’Omobono. Tra le altre opere spiccano la Deposizione di Cesare Velli, una Madonna col Bambino di Niccolò di Pietro Gerini e una Croce dipinta attribuita a Lorenzo Monaco. Importante anche il busto di San Lorenzo, attribuito a Donatello, che originariamente decorava la facciata prima di essere trafugato. La Pieve di San Lorenzo si configura dunque come un crocevia di storia, fede e arte, testimone di un ricco passato che continua a vivere nel presente.

Attraversato il centro storico si giunge in prossimità dell’argine del fiume Sieve, importante corso d’acqua che caratterizza tutto il basso Mugello e che arriva a sfociare, dopo un percorso di oltre 70 km, nel fiume Arno. Si percorre per intero la pista ecoturistica Sieve, che segue il fiume omonimo per qualche chilometro, fino ad arrivare a San Piero a Sieve, importante meta lungo il Cammino degli Dei.

Tra gli edifici che meritano una visita, è degna di menzione la Pieve di San Pietro, la quale, nel corso dei secoli, ha visto il passaggio di numerosi personaggi illustri: oltre alla famiglia Medici, la chiesa fu frequentata da figure di spicco del clero e della cultura locale. Fondata nell'XI secolo in un punto strategico lungo le vie medievali tra Firenze, la Romagna e il Casentino, divenne presto un centro religioso e sociale di riferimento. Il nome "pieve" deriva dal latino plebs, indicando la sua funzione battesimale per la comunità locale. Attorno alla chiesa si sviluppò il borgo di San Piero a Sieve, che mantenne nei secoli un legame stretto con questa istituzione ecclesiastica. L’edificio, inizialmente romanico, ha subito ampliamenti e restauri, in particolare sotto il dominio dei Medici, che ne riconobbero l’importanza strategica e spirituale. La facciata sobria e le colonne in pietra serena all’interno conferiscono alla chiesa un’atmosfera austera e suggestiva. Il campanile medievale domina il paesaggio circostante, rafforzando il ruolo simbolico della pieve. Oltre all’architettura, la chiesa conserva affreschi rinascimentali, un crocifisso ligneo medievale e un pregiato fonte battesimale. Si narra che nei sotterranei siano stati nascosti oggetti preziosi durante i conflitti. La Pieve di San Pietro, dunque, rimane una testimonianza vivente della storia, della fede e dell’arte del Mugello.

Ci lasciamo San Piero a Sieve alle spalle, inoltrandoci nella campagna tipica del Mugello.

Percorrendo un affascinante quanto panoramico tratto della Via degli Dei, arriviamo a Sant’Agata, frazione del vicino comune di Scarperia. Nel cuore della borgata, nonché punto di ritrovo di pellegrini, escursionisti e frequentatori del cammino che unisce i due capoluoghi di regione (Firenze e Bologna), è presente la Pieve di Sant’Agata. L’edificio ha origini che risalgono almeno al X secolo, anche se si ipotizza l’esistenza di un luogo di culto già in epoca longobarda. Dedicata alla martire siciliana Sant’Agata, divenne nel Medioevo un centro religioso di grande importanza, con un vasto patrimonio fondiario e un’influenza che superava i confini del Mugello. La Pieve conserva la sua struttura romanica originale, caratterizzata da una facciata in pietra locale con arcate cieche e un portale finemente scolpito. Accanto si erge un imponente campanile quadrato, che domina il paesaggio circostante. L’interno custodisce opere di grande valore, tra cui un fonte battesimale del XII secolo, dipinti rinascimentali e un crocifisso ligneo medievale. Nei pressi della pieve si trova un chiostro storico e un Museo di Arte Sacra, dove sono esposti paramenti liturgici, reliquari, sculture e codici miniati, testimoniando il profondo legame tra arte e spiritualità di questo antico luogo.

Dalla Pieve di Sant’Agata si giunge dopo pochi chilometri ad un’altra pieve, vero gioiello dell’epoca romanica, la Pieve di Santa Maria a Fagna. Situata nei pressi di Scarperia, ha svolto per secoli un ruolo centrale nella vita religiosa e culturale del territorio. Le prime tracce della sua esistenza risalgono all’XI secolo, sebbene l’attuale struttura derivi da interventi successivi. Il nome "Fagna" potrebbe derivare dal latino fagus (faggio), in riferimento alla vegetazione antica della zona. Durante il Medioevo, la pieve era un importante centro religioso e amministrativo, coinvolto nei conflitti tra Firenze e le signorie locali. Con l’avvento dei Medici, nel XV secolo, beneficiò di restauri e nuove opere d’arte. L’edificio presenta una pianta a tre navate e conserva elementi medievali, tra cui un affresco quattrocentesco, un crocifisso ligneo del XVI secolo e un pregiato altare in pietra serena.

Siamo ormai prossimi a Scarperia, un affascinante borgo medievale nato come avamposto strategico lungo la via che collegava Firenze a Bologna. Reso famoso per la produzione delle sue lame, divenne presto un centro di grande importanza economica e culturale.

Percorriamo le strade del centro di Scarperia e ci dirigiamo verso il l’Autodromo del Mugello, una delle piste più celebri del motorsport. Le sue origini risalgono alle corse su strada del primo Novecento, quando piloti come Nuvolari e Ferrari si sfidavano lungo percorsi spettacolari. Per ragioni di sicurezza, nel 1974 venne inaugurato l'attuale circuito, grazie all'intervento della Ferrari. Con i suoi 5,245 km e 15 curve, il tracciato è noto per le sue curve impegnative, come Arrabbiata 1 e 2, e per i lunghi rettilinei dove si superano i 350 km/h. Ospita il Gran Premio d'Italia di MotoGP e, nel 2020, ha accolto la Formula 1 con il GP della Toscana. Le curve del circuito portano nomi legati al territorio, come San Donato e Luco. Tra storia, leggende e panorami suggestivi, il Mugello Circuit è un punto di riferimento per gli appassionati di motori.

Si continua verso nord, in direzione Luco di Mugello. Qui è visitabile la Chiesa di San Pietro, un importante edificio storico e artistico, un tempo parte del monastero camaldolese femminile. Fondata nel 1086 e consacrata nel 1220, subì trasformazioni nel corso dei secoli, arricchendosi di elementi rinascimentali tra il XV e il XVII secolo. L’ampliamento del 1473-1476, attribuito a un allievo di Giuliano da Sangallo, conferì alla struttura uno stile più armonioso. Nel 1523, durante un’epidemia di peste a Firenze, il pittore Andrea del Sarto trovò rifugio nella chiesa, lasciando un’impronta artistica significativa. Con la soppressione del monastero nel 1808 sotto il dominio francese, le monache furono allontanate. Nel 1871, il complesso fu trasformato in ospedale, funzione mantenuta fino al 1989. Tra gli elementi di maggior pregio si distingue la lunetta in maiolica sulla facciata, donata nel 1930, che richiama la Madonna Pazzi di Donatello e testimonia l’influenza delle Fornaci San Lorenzo.

Si attraversano località immerse nella campagna della campagna del Mugello: da Grezzano fino a Panicaglia. Poco prima di quest’ultima borgata, è presente un altro edificio che racchiude storia e arte: la Chiesa di San Giovanni Maggiore. La chiesa è un notevole esempio di architettura medievale, con una storia che affonda le radici nel XII secolo. Dedicata a San Giovanni Battista, riflette la forte devozione toscana per il santo patrono di Firenze. Al suo interno si trovano affreschi e dipinti che narrano episodi della sua vita, oltre a un altare maggiore e cappelle laterali decorate con elementi artistici di pregio. L’atmosfera, esaltata dalla struttura romanica, invita alla contemplazione e alla spiritualità.

Uno degli elementi più distintivi della chiesa è il suo imponente campanile longobardo. Caratterizzato da una base massiccia e quadrata con aperture ridotte, ricorda più una torre difensiva che un tradizionale campanile. La sua struttura ottagonale e le monofore disposte a diverse altezze suggeriscono che in passato potesse servire a scopi strategici. Secondo studi storici, il terremoto del 1919 danneggiò seriamente il campanile, portando a restauri che ne modificarono alcuni dettagli.

Queste zone non sono famose solo per gli edifici ecclesiastici, ma anche per la presenza di dimore che sono state rifugio per artisti e scrittori. Ne è un esempio la Villa della Casa, in prossimità della frazione di Mucciano. La villa è famosa per essere la dimora natale di Monsignor Giovanni della Casa (1503-1556), autore del celebre Galateo. Figura di spicco del Rinascimento italiano, Giovanni della Casa fu religioso, diplomatico, poeta e scrittore. La sua opera più conosciuta, il Galateo, è un trattato che codifica le buone maniere e l’etichetta, diventando simbolo delle buone maniere stesse. Oltre al Galateo, scrisse poesie e trattati, esprimendo una profonda cultura letteraria. Villa della Casa è stata una meta di studiosi e intellettuali, attratti sia dalla figura dell’autore che dalla bellezza del paesaggio che lo ispirò. Si racconta che proprio nella villa Giovanni iniziò a formulare le idee che avrebbero dato vita al suo famoso trattato, influenzato dal paesaggio e dall’educazione ricevuta. La villa rimane un simbolo del legame tra l’autore e il territorio che ne ha segnato la formazione.

Ancora qualche chilometro immersi nello splendido contesto rurale, che si fa ingresso a Vicchio, paese reso celebre dai suoi artisti. Nel cuore del borgo, in Piazza Giotto, si erge una delle opere simbolo del borgo: la statua dedicata a Giotto di Bondone, il grande maestro del Trecento nato proprio in questa terra. Questo monumento celebra l’arte e il genio del pittore, considerato il fondatore della pittura moderna, e rappresenta un omaggio dell’intera comunità mugellana alla sua più illustre figura storica.

La realizzazione della statua risale alla fine dell’Ottocento, quando la cittadinanza di Vicchio promosse una grande raccolta fondi per onorare il proprio concittadino più celebre. L’iniziativa trovò un ampio consenso e persino Giosuè Carducci, il famoso poeta e letterato italiano, contribuì alla causa, dimostrando l’importanza che Giotto aveva per la cultura nazionale. L’iniziativa che portò alla sua realizzazione testimonia l’orgoglio con cui il Mugello conserva e celebra le sue radici artistiche, continuando a essere una terra di ispirazione, proprio come lo fu per il giovane pastorello divenuto leggenda. L’opera fu affidata allo scultore Italo Vagnetti, che realizzò una statua in bronzo raffigurante Giotto in piedi, con lo sguardo rivolto verso l’orizzonte, vestito con un mantello e con la tavolozza in mano, simbolo del suo talento pittorico.


La “Solingen d’Italia”

Il coltellino di Scarperia ha origini medievali e divenne celebre già dal XV secolo per la maestria dei suoi artigiani nella lavorazione del ferro e dell'acciaio. Il borgo, fondato nel 1306, fu presto rinomato per la qualità e la robustezza dei suoi coltelli, tanto da essere chiamato la "Solingen d'Italia". Tra i modelli più noti vi è la zuava, un coltello a serramanico usato da contadini e pastori, simbolo di una tradizione artigianale ancora viva.

I Luoghi

Borgo San Lorenzo

Borgo San Lorenzo è il cuore del Mugello, un vivace centro toscano situato a pochi chilometri da Firenze. Conosciuto per la Pieve di San Lorenzo, esempio di romanico toscano, il borgo offre un ricco patrimonio storico e culturale. Circondato da colline verdi, è famoso per la ceramica artistica e le tradizioni gastronomiche locali. È una base ideale per esplorare la natura e la storia della regione mugellana

San Piero a Sieve

San Piero a Sieve, incastonato tra le colline del Mugello, è un borgo ricco di storia e fascino. Dominato dalla Fortezza di San Martino, costruita dai Medici, vanta un centro storico suggestivo con antiche chiese e tradizioni locali. Punto di partenza per escursioni nel verde, è vicino al Lago di Bilancino e alla Via degli Dei. Un luogo ideale per cultura, natura e gastronomia tipica toscana

Scarperia

Scarperia, fondata nel 1306, è uno dei borghi più affascinanti del Mugello, noto per la tradizione artigianale nella produzione di coltelli. Situata in una posizione strategica lungo la storica Via Bolognese, vanta un centro storico ben conservato, con il Palazzo dei Vicari, simbolo della sua storia medievale. Circondata da verdi colline, è apprezzata per il suo patrimonio culturale, il Mugello Circuit e l'autenticità delle tradizioni toscane

Vicchio

Immerso in un paesaggio collinare di rara bellezza, è famoso per aver dato i natali a due giganti dell’arte, Giotto e Fra Angelico. Il centro storico accoglie i visitatori con un’atmosfera autentica, fatta di vicoli suggestivi, edifici storici e piccole piazze vivaci. Tra le attrazioni principali vi sono la Casa di Giotto, che rende omaggio al celebre pittore, e i sentieri naturalistici perfetti per escursioni e passeggiate